Esce sconfitta L'Aquila dal Gran Sasso Acconcia che subisce un pesante uno a tre dalla Fidelis Andria. Primi fischi dagli spalti che sono segno d'inizio di insofferenza ad ogni errore e mal digerimento di questo periodaccio che a quanto pare sembra continuare per i rossoblù. Non è servita la vittoria nell'ultimo turno contro il Cosenza per scacciare il momento no e nella partita di ieri si sono visti molti errori, forse dettati dall'inesperienza, ma che hanno contribuito di molto alla sconfitta poi maturata.
Cambio di modulo per L'Aquila, Marinoni sceglie il 4-3-3 con tridente offensivo formato da Speziali, Colangeli e Versaci con Impedovo a sorpresa in panchina e un centrocampo mai visto prima con Manè adattato a mediano, Panzini e Palesi. In difesa torna Belloni sull'out di sinistra.
Dominio biancoceleste anche dettato dai tiri in porta, ben venticinque contro i soli sei che la dicono lunga dell'egemonia territoriale subita. Insomma non ha funzionato niente e il tre a zero con il quale si è arrivati al quarto d'ora finale ne è testimone. Un inizio di secondo tempo da incubo con il tris della Fidelis con Raffini al quarto, Minacori due minuti dopo e lo zero a tre ancora con Raffini al settimo della ripresa che tagliano le gambe agli aquilani che non reaggiscono se non con Versaci di testa su calcio d'angolo battuto da Belloni al minuto settantasei. Non accade più niente.
L'Aquila scivola in nona posizione rimanendo a trentacinque punti con soli due lunghezze di vantaggio sul Messina che èa trentatre. Sogni promozione diretta ormai abbandonati definitivamente con la Lupa Roma capolista distante addirittura diciotto punti. Resta da mantenere quanto meno la zona play off.